Manfredo Palavicino o, i Francesi e gli Sforzeschi: Storia Italiana

Uno Stato, dopo aver raggiunto, quasi potrebbe dirsi, un primato di prosperità, di floridezza e di cultura, si arresta di improvviso, tentenna, si sconnette, perde finalmente tutto quanto acquistato con un lavoro assiduo di mezzo secolo; né solo perde ciò che possedeva di bello e di grande, magari nel più profondo della miseria e del languore, questo stato, io dico, presenta senza dubbio uno spettacolo troppo degno che qualcuno vi si fermi con attenzione; e tanto più in quanto contemporaneamente nel medesimo paese, un altro Stato raccogliendo gli effetti del lavoro di più secoli, e per l'impulso speciale e potente di un solo uomo si porta invece a un tratto al più alto punto della civiltà e verso uno splendore con un lusso che difficilmente proseguirà nell'ambito dei secoli. 

Questa è la prefazione dell'autore stesso del testo continuando la lettura del testo si scoprirà  di quale stato di  parla.